Nessun fenomeno al mondo può impedire al sole di risorgere


Credo nelle idee che diventano azioni

giovedì 9 aprile 2009

LUTTO NAZIONALE

Dopo il terremoto che ha colpito l'Abruzzo e le oltre 250 vittime il consiglio dei ministri ha deliberato il lutto nazionale per la giornata di venerdi 10 aprile.
E' il momento del dolore e della solidarietà verso quelle migliaia di persone che hanno perso i propri cari, la propria casa, che hanno visto crollare la propria città. Il popolo italiano si sta mostrando eccezionale in questa situazione. All'emergenza stanno rispondendo in milioni, ognuno in base alle proprie possibilità, chi con un sms da 1 euro, chi recandosi direttamente sul posto per dare una mano, chi accogliendo i senza tetto e gli sfollati. Ho sempre pensato che un popolo avesse i governanti che si merita, ma gli italiani stanno dimostrando di essere davvero qualcosa di molto molto meglio rispetto alla propria classe dirigente che in questi giorni affolla talk show e trasmissioni televisive per attribuire la colpa del disastro all'avversario politico, per rilasciare dichiarazioni inutili e penose, alla ricerca di 5 minuti di popolarità. Non serve ormai più a niente questo giochino. Quello che non doveva accadere è accaduto. Un imprenditore de L'Aquila ha mostrato al tg come la sua casa, unica tra un cumulo di macerie, sia rimasta in piedi, intatta. Un fatto sensazionale, ma che in un paese civile dovrebbe essere la regola. L'utilizzo della tecnologia adatta ad una zona sismica ha permesso a quella costruzione di rimanere in piedi, fiera, monito a quanti hanno speculato e fatto affari costruendo in maniera scellerata stabili che mai dovrebbero crollare in quel modo. Un ospedale costruito nel 2000 si è sgretolato come fosse un edificio antico. Qualcuno ne sarà responsabile, ma sicuramente non ne risponderà.
L'emergenza è stata ben gestita, ma la seconda parte? La ricostruzione? Si vuole costruire una nuova L'Aquila accanto a quella vecchia. Una città non è solo mattoni e strade è appartenenza è comunità è la storia di persone che lì sono nate e vissute. Non siamo nei film o negli spot televisivi. Milano 2 è un'altra cosa, lasciamola dov'è. Calata l'attenzione cosa succderà? Costringeremo gente a vivere per anni in prefabbricati, come purtroppo è già successo in altre circostanze. Se solo la ricostruzione fosse affidata alla gente... Ma non sarà così, arriveranno gli sprechi, i problemi e quanto altro di negativo ci possa essere.
Questa situazione potrebbe essere davvero un cantiere. Una possibilità di costruire una città a misura d'uomo, rispettosa dell'ambiente e della dignità umana.
Vedremo che succederà.

Leonida

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