Nessun fenomeno al mondo può impedire al sole di risorgere


Credo nelle idee che diventano azioni

giovedì 30 aprile 2009

IL SIGNORAGGIO

Che cos’è il signoraggio?

Il signoraggio è l'insieme dei redditi derivante dall'emissione di moneta. Gli economisti intendono per signoraggio i redditi che una banca centrale ed uno stato ottengono grazie alla possibilità di creare base monetaria in condizioni di monopolio. Negli stati moderni, solitamente, una banca centrale stampa le banconote mentre lo stato (ad esempio tramite una zecca) conia le monete, ed entrambi hanno un reddito da signoraggio. Il termine deriva da “seigneur", che in italiano significa "signore". Nel Medio Evo infatti erano i signori feudali i titolari del diritto di battere moneta e i beneficiari del guadagno che ne derivava. Nell'antichità, quando la base monetaria consisteva di monete in metallo prezioso, chiunque disponesse di metallo prezioso poteva portarlo presso la zecca di stato, dove veniva trasformato in monete con l'effigie del sovrano. I diritti spettanti alla zecca e al sovrano erano esatti trattenendo una parte del metallo prezioso. Il signoraggio in tale contesto è dunque l'imposta sulla coniazione, noto anche come diritto di zecca. Il valore nominale della moneta e il valore intrinseco delle monete non coincidevano, a causa del signoraggio e dei costi di produzione delle monete. Nel caso in cui lo stato possedesse miniere di metallo prezioso, il signoraggio coincideva con la differenza tra il valore nominale delle monete coniate e i costi per estrarre il metallo prezioso e coniare le monete. Già con i romani, da Settimio Severo si può parlare di signoraggio: questo imperatore dimezzò la quantità di metallo prezioso contenuto nelle monete, mentre lasciò invariato il valore nominale.
Ma le vere origini del signoraggio risalgono al 27 luglio 1694, quando il massone e banchiere londinese William Paterson fonda con alcuni fratelli la prima banca centrale al mondo: la Old Lady of Threadneedle Street, meglio conosciuta come Banca d'Inghilterra.
In sintesi il signoraggio è la differenza tra il valore nominale e il valore intrinseco di una moneta (costo di produzione e materia per produrle). Tale differenza, data la natura istituzionale della Moneta, dovrebbe spettare ai cittadini i quali attraverso un organo che li rappresenta dovrebbero emettere la stessa moneta. Il reddito da signoraggio invece va a chi emette moneta perché oggi la Moneta è emessa da una Banca Centrale (talvolta privata e talvolta pubblica) e creata da un sistema di banche ordinarie (per lo più private).

Un esempio chiarirà il meccanismo:
creare una moneta (sia essa di carta, in metallo o virtuale come un c/c) ha dei costi, dovuti alla materia prima, alla manodopera e ai servizi necessari di contorno, come la distribuzione, le tecniche anticontraffazione, etc..
Il costo maggiore è il materiale di cui è composta la moneta, e l’insieme di tutti i vari costi su indicati vanno a determinare il suo VALORE INTRINSECO. La moneta però riporta sulla facciata un numero che indica un altro valore: il VALORE NOMINALE (o, per l’appunto, DI FACCIATA o anche LEGALE).
I due valori (intrinseco e nominale) differiscono tra loro e la loro differenza determina quello che si chiama SIGNORAGGIO, ossia il guadagno che ha chi ha creato quella moneta.

sabato 25 aprile 2009

COMUNITA' E DECRESCITA di Alain de Benoist

di Fabio F.

Le mie critiche a PENSIERO RIBELLE non sono né intendono essere una stroncatura di Alain de Benoist, le cui contraddizioni invece ritengo possano stimolare una riflessione seria per una ridefinizione del Politico nell'epoca della spoliticizzazione della sfera pubblica.
Ben poche obiezioni, infatti, si possono fare alle tesi che il pensatore francese difende in COMUNITA'E DECRESCITA (Arianna ed.). In quest'opera, con notevole perspicacia e rigore scientifico,de Benoist (di)mostra l'assurdità di uno sviluppo illimitato e le conseguenze disastrose per il legame sociale derivanti dalla mercificazione dell'esistente. Ispirandosi a Serge Latouche - che, come è noto, difende l'idea di una decrescita, ossia la necessità di un'inversione di tendenza (che non è un impossibile ritorno al passato preindustriale ma un diverso modo di concepire l'eco-nomia) per il fatto che l'attuale modello socio-economico è non solo ingiusto ma anche eco-logicamente insostenibile - de Benoist mette in discussione il dogma diffuso dai media che il ben(e)ssere coincida con il consumo di una sempre maggiore quantità di oggetti.
E' senz'altro il miglior de Benoist quello che pone in luce le aberrazioni della civilizzazione del mercante e le ragioni di un'autentica democrazia partecipativa da contrapporre alla delirante ragione mercantile.
Un libro quindi che certamente vale la pena di leggere e che potrebbe e dovrebbe servire come base di discussione per chi oggi ha ancora voglia di pensare.

mercoledì 22 aprile 2009


Venerdì 24 aprile Gabriele Marconi sarà a Pisa! Lo scrittore e cantautore sarà nostro graditissimo ospite nella sede dui Via Lalli. Arriverà alle 18 per la presentazione del suo nuovo romanzo sull'impresa fiumana, "Le stelle danzanti". Ad arricchire la presentazione, ci sarà l'attore e autore teatrale Paolo Bussagli che leggerà alcuni brani di D'Annunzio. Alle ore 20:00 cena con prodotti tipici all'insegna della nostra serie di degustazioni "Mangia come Parli", con zuppa, pappa al pomodoro e una scelta di salumi tra i quali la nostra ormai famosa carne alla bigongia. Dopo cena, Marconi ci allieterà con la sua chitarra e alcune belle canzoni, e Bussagli con alcune letture dannunziane. Un'occasione da non perdere, tra formazione culturale e aggregazione identitaria. Vi aspettiamo!

lunedì 20 aprile 2009

DURBAN II

E' iniziata la conferenza sul razzismo a Ginevra e, come previsto, le parole del presidente iraniano Ahmadinejad hanno infiammato i lavori tanto che i delegati dei paesi UE presenti hanno abbandonato la seduta. Non quelli di Italia, Germania, Usa, Canada che non vi avevano preso parte. Troppo razzista il documento programmatico, o meglio, troppo anti Israele e quindi meglio non partecipare.
Israele ha richiamato il suo ambasciatore in Svizzera e il clima si sta surriscaldando. L'Europa, come troppo spesso succede, si appiattisce sulle posizioni dei padroni a stelle di Davide e strisce.
Tuttavia le parole del presidente iraniano hanno toccato alcuni problemi reali come quello del mancato rispetto dei diritti civili e politici in Usa (Guantanamo docet) o delle continue vessazioni che in Terra santa le popolazioni di Gaza subiscono. Chi ha utilizzato il fosforo nei bombardamenti di gennaio?
L'assenza dell'Italia decisa dal ministro Frattini è una grave sconfitta. Non è boiccotando un appuntamento di questa importanza che si può arrivare a delle regole di civile convivenza, sempre ipotizzando che si voglia arrivare a ciò.

venerdì 17 aprile 2009

COMUNICATO

Con il presente si comunica che a causa di uno spiacevole inconveniente accorso al dott. Jawad Yassine, dovuto a questioni personali, la conferenza indetta per il giorno sabato 18 aprile alle ore 16 dal titolo “L’Occidente, il terrorismo e la questione palestinese” è rinviata a data da destinarsi.
Il circolo culturale “Il sole” esprime la propria solidarietà al dott. Yassine e si impegna a comunicare al più presto la data nella quale la conferenza verrà recuperata.

mercoledì 15 aprile 2009

L'Occidente, il terrorismo e la questione palestinese

In occasione del progetto avviato nel mese di febbraio e con l’intento di mantenere viva l’attenzione sulle problematiche del conflitto tra palestinesi e israeliani, dopo i recenti e tragici fatti di alcuni mesi fa, il circolo culturale “Il sole” organizza per il giorno sabato 18 aprile 2009 presso le stanze del teatro Guglielmi di Massa alle ore 16 l’incontro dal titolo:

“L’Occidente, il terrorismo e la questione palestinese”

Interverranno, in qualità di relatori il dottor Jawad Yassine addetto stampa dell’ambasciata palestinese a Roma, Fabio Falchi studioso di storia e filosofia e membro del circolo culturale “Il sole” e Marzio Gozzoli capo redattore della rivista “Ordine futuro”.
Seguirà al termine degli interventi dibattito e possibilità di rivolgere domande ai relatori.

La cittadinanza è invitata a partecipare numerosa.

Circolo culturale “Il sole”

giovedì 9 aprile 2009

LUTTO NAZIONALE

Dopo il terremoto che ha colpito l'Abruzzo e le oltre 250 vittime il consiglio dei ministri ha deliberato il lutto nazionale per la giornata di venerdi 10 aprile.
E' il momento del dolore e della solidarietà verso quelle migliaia di persone che hanno perso i propri cari, la propria casa, che hanno visto crollare la propria città. Il popolo italiano si sta mostrando eccezionale in questa situazione. All'emergenza stanno rispondendo in milioni, ognuno in base alle proprie possibilità, chi con un sms da 1 euro, chi recandosi direttamente sul posto per dare una mano, chi accogliendo i senza tetto e gli sfollati. Ho sempre pensato che un popolo avesse i governanti che si merita, ma gli italiani stanno dimostrando di essere davvero qualcosa di molto molto meglio rispetto alla propria classe dirigente che in questi giorni affolla talk show e trasmissioni televisive per attribuire la colpa del disastro all'avversario politico, per rilasciare dichiarazioni inutili e penose, alla ricerca di 5 minuti di popolarità. Non serve ormai più a niente questo giochino. Quello che non doveva accadere è accaduto. Un imprenditore de L'Aquila ha mostrato al tg come la sua casa, unica tra un cumulo di macerie, sia rimasta in piedi, intatta. Un fatto sensazionale, ma che in un paese civile dovrebbe essere la regola. L'utilizzo della tecnologia adatta ad una zona sismica ha permesso a quella costruzione di rimanere in piedi, fiera, monito a quanti hanno speculato e fatto affari costruendo in maniera scellerata stabili che mai dovrebbero crollare in quel modo. Un ospedale costruito nel 2000 si è sgretolato come fosse un edificio antico. Qualcuno ne sarà responsabile, ma sicuramente non ne risponderà.
L'emergenza è stata ben gestita, ma la seconda parte? La ricostruzione? Si vuole costruire una nuova L'Aquila accanto a quella vecchia. Una città non è solo mattoni e strade è appartenenza è comunità è la storia di persone che lì sono nate e vissute. Non siamo nei film o negli spot televisivi. Milano 2 è un'altra cosa, lasciamola dov'è. Calata l'attenzione cosa succderà? Costringeremo gente a vivere per anni in prefabbricati, come purtroppo è già successo in altre circostanze. Se solo la ricostruzione fosse affidata alla gente... Ma non sarà così, arriveranno gli sprechi, i problemi e quanto altro di negativo ci possa essere.
Questa situazione potrebbe essere davvero un cantiere. Una possibilità di costruire una città a misura d'uomo, rispettosa dell'ambiente e della dignità umana.
Vedremo che succederà.

Leonida